La tutela dell'ambiente e un'agricoltura sostenibile sono tra i nuovi obiettivi fondamentali della politica agricola comune (PAC).
Lo sviluppo sostenibile deve conciliare produzione alimentare, conservazione delle risorse non rinnovabili e protezione dell'ambiente naturale, in modo da soddisfare i bisogni della popolazione attuale senza compromettere le possibilità delle popolazioni future di soddisfare i propri.
Negli ultimi anni la Regione Lombardia ha fornito strumenti per orientare la produzione in senso sostenibile.
Alcune Aziende presenti nell'area dei Parchi hanno implementato sistemi agronomici e di coltivazione rispettosi dell'ambiente, finalizzati anche al miglioramento del paesaggio agrario e dell'agrosistema. Le aziende, particolarmente orientate alla trasformazione dei prodotti e dell'agricoltura sostenibile, potranno considerare l'opportunità di utilizzare il "Marchio agro-alimentare del Parco" che qualifica e caratterizza territorialmente le produzioni agricole dell'area protetta. Il consumatore, acquistando i prodotti contrassegnati dal marchio, potrà contribuire a salvaguardare e rispettare l'ambiente, affiancandosi agli agricoltori che hanno scelto di coltivare in base alle filiere proposte dal parco. Gli effetti dell'utilizzo del Marchio agro-alimentare del Parco sono i seguenti: la valorizzazione in maniera significativa dell'agricoltura praticata nell'area protetta, conferendole caratteri di maggiore compatibilità ambientale; la risposta concreta alla domanda di genuinità e localizzazione da parte dei consumatori, offrendo la combinazione ambiente/prodotto con una chiara individuazione del prodotto tipico; la valorizzazione economica delle produzioni ottenute nell'area protetta.
Il Progetto Speciale Agricoltura è definito da una circolare regionale e offre a tutte le Aree Protette, una serie di possibilità per coinvolgere le Aziende agricole in attività di interesse agro-ambientale.
Viene attuato dai singoli enti gestori delle aree protette che definiscono il proprio programma di interventi, in base alle condizioni e alle necessità rilevate sul territorio di competenza, per raggiungere i risultati di ripristino e conservazione di elementi del territorio agricolo, conservazione e miglioramento del paesaggio agrario, aumento della biodiversità, diffusione dell’assistenza tecnica in azienda per garantire la corretta esecuzione e la razionalizzazione delle pratiche agronomiche, creazione e ripristino di biotopi, aree umide, fasce alberate, ecc, fruizione e valorizzazione turistica del territorio agricolo, maggior protezione delle colture da danni della fauna selvatica.
I beneficiari degli interventi sono le imprese agricole ma anche i soggetti privati (proprietari o utilizzatori di terreni) che non svolgono prioritariamente attività agricola. Il documento prevede misure di coordinamento, informazione, promozione, orientamento e assistenza tecnica attuate direttamente dagli enti gestori e l’assegnazione di premi agli agricoltori, oltre alla stipula di convenzioni o contratti per servizi svolti dall’agricoltore per conto del parco.
Tra il 2000 e il 2011 sono stati stanziati circa 8 milioni di euro e ogni anno vengono coinvolte un centinaio di Aziende agricole. Il Progetto Speciale Agricoltura è finanziato dalla Regione Lombardia con fondi della legge regionale n. 86 del 1983 ed è finalizzato a favorire il rapporto tra le aree protette e l'agricoltura, in ragione della particolare rilevanza di quest'attività economica nell'assetto del territorio e per le molteplici sinergie con la politic aambientale.
Nel 2012 si è provveduto ad una revisione della circolare regionale in adeguamento alle disposizioni e orientamenti comunitari nel settore agricolo e forestale, che ha avuto esito favorevole con Decisione della Commissione del 17 agosto 2012.
Con DGR n. 4684 del 16 gennaio 2013 è stato approvato il nuovo testo della circolare del Progetto Speciale Agricoltura, che è pubblicata sul BURL n. 4 Serie Ordinaria del 21.01.2013.
Sono state approvate le “Disposizioni per l’utilizzo del marchio dei parchi e delle riserve da parte delle aziende agricole presenti nelle aree protette lombarde” per offrire agli agricoltori una concreta prospettiva di valorizzazione economica delle produzioni e dei servizi ambientali forniti all’area protetta e promuovere nel contempo l’immagine del parco e delle aziende.
Queste disposizioni regionali costituiscono una revisione sostanziale delle precedenti indicazioni sull’uso del marchio dei parchi per i prodotti agro-ambientali, approvate nel 2002 e successivamente integrate nel 2005 e nel 2006, sollecitata anche da alcuni Parchi che, in base all’esperienza maturata, hanno rilevato l’esigenza di posizionare l’uso del marchio in una logica multifunzionale, idonea a caratterizzare e a specificare il ruolo delle aziende agricole all’interno delle aree protette.
L’attività dell’azienda agricola è valutata nel suo complesso e la concessione del marchio è soggetta all’analisi di criteri sia produttivi che comportamentali (servizi ambientali), rapportati all’attività svolta dall’agricoltore, che si esplica in azioni volte ad un uso sostenibile delle risorse e alla valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio e del tessuto culturale e sociale del proprio territorio.
Le “Disposizioni per l’utilizzo del marchio per le aziende agricole” costituiscono un flessibile atto di indirizzo, coerente con la Politica Agricola Comunitaria, e forniscono criteri univoci e modalità coordinate per la valorizzazione delle aziende agricole più virtuose presenti nelle aree protette, in un’ottica di complessivo miglioramento e sostenibilità ambientale del territorio agrario, del paesaggio e delle tradizioni.
Sulla base di uno schema-tipo di “Regolamento applicativo d’uso”, gli Enti interessati, redigono propri Regolamenti per l’uso del marchio, in ragione del proprio assetto organizzativo e/o di altri specifici aspetti territoriali, sociali o economici. La concessione dell’emblema del parco o riserva è condizionata alla registrazione come marchio collettivo e può essere fornita sia ai produttori che ai trasformatori, nonché ad altri servizi del settore agro-alimentare, quale ad esempio la ristorazione.
Le “Disposizioni per l’utilizzo del marchio per le aziende agricole” sono state elaborate e condivise con i parchi regionali e i vari referenti interni e esterni a Regione Lombardia interessati e saranno comunicate attraverso i canali più opportuni, ai fini della loro diffusione tra le aziende agricole. Inoltre, saranno individuate adeguate modalità di promozione e valorizzazione delle aziende aderenti e sarà attivato un sistema di monitoraggio per valutare l’interesse all’uso del marchio e le ricadute sul mercato e sul consumatore dell’offerta di prodotti e di servizi certificati.